con Laure Calamy/ Zita Hanrot / India Hair / Rosemary Standley
INCONTRO CON BLANDINE LENOIR
La Regista
Blandine Lenoir debutta nel 1991 come attrice nel corto Carne di Gaspar Noé. Proseguendo la sua
carriera d’attrice, vi affianca quella di regista. Firmando dal 2000 al 2014 otto cortometraggi, di cui
Monsieur l’Abbé (2011) ottiene la candidatura al César.
Passata al lungometraggio realizza Zouzou (2014) in cui dirige per la prima volta Laure Calamy.
50 primavere Aurore, presentato a France Odeon 2017, vince il Premio Foglia d’oro del pubblico – in
Annie Colère torna a lavorare con Laure Calamy.
Blandine Lenoir, Axelle Ropert
Drammatico
120'
Céline Bozon
Stéphanie Araud
Jean-Luc Audy
Bertrand Belin
Local Films, Aurora Films
Indie Sales
Le questioni dei diritti civili, soprattutto quelli relativi alla vita e alla morte, hanno provocato e provocano tutt’oggi devastanti fratture nella società. Ma lasciare ai cittadini la libertà di scegliere come comportarsi rispetto a delicatissimi temi etici è prerogativa delle democrazie aperte, ma non significa necessariamente che le scelte prese siano decisioni prive di conseguenze dolorose sugli individui. Blandine Lenoir, autrice impegnata sulle tematiche femminili, sa bene quanto sia tormentato il tema dell’aborto e in Annie colère racconta come in Francia nel 1974 i gruppi di attiviste abbiano lottato e siano giunte a far approvare una legge che ha lasciato le donne libere di decidere consapevolmente sull’interruzione di gravidanza. Donne animate da una forte passione politica, da una radicale voglia di cambiamento e altrettanto consapevoli di quanta sofferenza sia legata all’oggetto della loro battaglia. (FRM)