con Claude Brasseur / Nathalie Baye / Johnny Hallyday
Il Regista
Il primo incontro tra Jean-Luc Godard e la settima arte avviene nei primi anni Cinquanta, quando il futuro padre della Nouvelle vague, poco più che ventenne, firma sotto pseudonimo alcune critiche sulla Gazette du cinéma prima e sui Cahiers du cinéma in seconda battuta. Chiusa l’esperienza, passa dietro la macchina da presa e nel 1959 gira Fino all’ultimo respiro, pietra miliare nella storia del cinema, dove per la prima volta egli afferma il suo stile sovversivo in contrasto con gli schemi narrativi tradizionali.
Dopo una pausa più convenzionale con Il disprezzo (1963), tratto da Alberto Moravia, prosegue il percorso di ricerca con Bande à part (1964), altro suo capolavoro con Anna Karina (compagna di vita e protagonista di ben otto film del regista), il fantascientifico Agente Lemmy Caution: missione Alphaville (1965), Il bandito delle 11 (1965), e Due o tre cose che so di lei (1967).
Alle porte del Sessantotto, Godard abbraccia la causa politica e fino ai primi anni Settanta il suo cinema ne è la diretta emanazione: da La cinese (1967) a Crepa padrone, tutto va bene (1972) passando tra gli altri per l’angosciante Week End – Una donna e un uomo da sabato a domenica (1967), lo sperimentale La gaia scienza(1969) e Vento dell’est (1969), realizzato con il collettivo Gruppo Dziga Vertov ed interpretato da Gian Maria Volonté.
Affascinato dal nuovo linguaggio del video, apre un laboratorio televisivo a Grenoble: a questa sua fase in cui l’immagine diventa il principale strumento narrativo a scapito del testo appartengono Prénom Carmen (1983), Leone d’oro a Venezia, Je vous salue, Marie (1984), che scatenò le ire dei cattolici tradizionalisti, Detective (1985). Attivo fino al 2018, anno di Le livre d’image, Godard pone fine ai suoi giorni nel 2022, in Svizzera, affidandosi al suicidio assistito.
Alain Sarde, Philippe Setbon
Poliziesco
94'
Bruno Nuytten
Marilyne Dubreuil
Pierre Gamet, François Musy
Sara Films
StudioCanal
Parigi, Gare Saint-Lazare, un lussuoso hotel. Con l’ausilio di una telecamera il detective William Prospero (Laurent Terzieff) e suo nipote Isidore (Jean-Pierre Léaud) indagano sull’assassinio di un uomo eloquentemente soprannominato “ il principe” avvenuto due anni prima. In un’altra camera dello stesso hotel si consuma la crisi matrimoniale tra il pilota d’aereo Émile Chenal (Claude Brasseur) e sua moglie Françoise (Nathalie Baye). In passato lei ha avuto una relazione con Jim Fox Warner (Johnny Hallyday), che alloggia a sua volta nell’albergo. Tiger Jones, il giovane pugile di cui è manager, deve disputare un importante incontro. Il ragazzo è accompagnato dalla fidanzata Grace Kelly (Emmanuelle Seigner), principessa delle Bahamas che gira per la camera in topless per provocarlo: vuole infatti che lui lasci il lavoro per andare via insieme…