LUNEDÌ 31 OTTOBRE, ore 16.30

La grande magie

Di Noémie Lvovsky

con Denis Podalyès / Judith Chemla / Sergi López

INCONTRO CON NOÉMIE LVOVSKY

La Regista

Talento poliedrico, Noémie Lvovsky è sceneggiatrice, regista e attrice. Con il primo lungometraggio da lei diretto, Oublie-moi vince nel 1994 il Pardo d’argento a Locarno e il Premio Jean Vigo. Come sceneggiatrice insieme ad Agnès De Sacy al gruppo di scrittura dei film di Valeria Bruni Tedeschi. France Odeon l’ha ospitata nel 2012 con Camilla redouble.

Sceneggiatura

Florence Seyvos, Noémie Lvovsky, Maud Ameline

Genere

Commedia musicale

Durata

110'

Fotografia

Irina Lubtchansky

Montaggio

Annette Dutertre

Suono

Jean-Pierre Duret, Clément Laforce

Musica

Feu! Chatterton, Arnaud Rebotini

Scenografia

Yvett Rotscheid

Produzione

Atelier de Production

Distribuzione Internazionale

Indie Sales

Amore e libertà, in una coppia, non sempre trovano il giusto equilibrio, e se la gelosia prende il
sopravvento, allora la fuga, o meglio la sparizione, può diventare l’unico (estremo) scampo. Ma poi, ha
senso tornare, se lo si vorrà, un giorno?
Parte dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo quest’opera tutta da godere di Noémie Lvovsky,
che fluttua tra i generi con naturalezza, senza sbavature. Nel descrivere la storia di Charles – marito geloso che si vede letteralmente scomparire la moglie in uno spettacolo di magia (siamo nella Normandia inizio ‘900, al riparo di un grand hotel per ricchi borghesi) – Lvovsky mescola realismo e fantasia, dialogo
canzoni e danza, ottenendo un risultato che è insieme onirico e concreto. Ed accade che il rapporto sulla
carta improbabile tra Charles (strepitoso Denis Podalydès) e il mago Albert (istrionico Sergi López),
assuma una poesia che spiazza lo spettatore, per condurlo lungo un cammino dove tutto è possibile e ogni cosa assume il suo senso, persino la morte, persino la follia. Lvovsky (anche attrice, divertente e divertita moglie del mago), dirige un gruppo di attori che, dal primo all’ultimo ruolo, contribuiscono a comporre un potente affresco: la grande magia. Del cinema, del teatro, dell’amore. (VG)