con Youssouf Abi-Ayad / Kenza Fortas / Zahia Dehar
CONSEGNA DEL PREMIO SGUARDI MEDITERRANEI
SARANNO PRESENTI IN SALA NADIR MOKNÈCHE E ZAHIA DEHAR
Regista
Francese di famiglia algerina, Nadir Moknèche scopre il cinema negli anni Novanta e lascia la Francia per New York, dove gira i suoi primi cortometraggi. Dopo Le harem de madame Osmane, primo lungometraggio girato di ritorno a Parigi, si fa conoscere con Viva Laldjérie nel 2003. France Odeon ha presentato il suo Lola Pater nel 2017, protagonista Fanny Ardant.
Drammatico
Blue Monday Productions
Samy Thiébault
Pyramide International
Sarà capitato anche a voi di camminare su una spiaggia deserta; respirare a pieni polmoni l’aria pura del mare; mettere da parte dubbi, paure, conflitti e ogni sorta di condizionamenti e sentirvi immediatamente liberi. I dubbi, le paure, i conflitti e soprattutto i condizionamenti che affliggono Rabia e Ajad, i protagonisti di L’air de la mer rend libre, sono tanti e complicati. Sono di natura etnica, culturale, religiosa, famigliare, affettiva, sessuale… Siamo a Rennes. Due madri algerine, naturalizzate francesi da almeno quattro decenni, combinano, a dispetto dei tempi e della legge, il matrimonio dei loro figli. Gli sposi arrivano in Comune come se andassero a un funerale e da quel momento comincia per loro una vita di coppia che è solo di facciata. Dopo aver affrontato in Lola Pater un tema scabroso per la cultura islamica affidando a Fanny Ardant il ruolo di un transgender algerino, Nadir Moknèche racconta adesso con la stessa lucidità un’altra storia che mette in luce le contraddizioni e la distanza siderale tra le nuove generazioni di origini magrebine e le loro famiglie. Riuscirà l’aria del mare a rendere tutti più liberi? (FRM)